Critiche
Nella logica psico-moderna man mano generata da diversi critici ed addetti dello specifico settore, artista è definito colui che crea ed Arte è la capacità di suscitare emozioni… sempre più spesso, riflessioni… Le opere di Salvo Distefano danno una dimensione reale di status emotivi già vissuti e rappresentati con un lirismo e pace interiore che fanno ricordare il giovane Omiccioli, sempre attento a cogliere l’aspetto forte e terreno del paesaggio visivamente inquadrato. In “Scorcio di Giarratana – U cuozzu”, “Scorcio fiorito” e “Scorcio di Marzamemi” l’artista sfoga tutto il significato della sua sicilianità come uomo radicato in posti e paesaggi tipici della sua Trinacria che ama e rappresenta. Le sue opere sono inevitabilmente intrise di quel sole caratteristico del sud, ingrediente forte e tremendamente asciutto, che imperterrito colpisce sentieri arsi e terrosi che fanno solitamente compagnia secolare a muretti di pietra quasi scolpiti per cotanto calore: perfetta osmosi nell’opera “Trazzera” che, a ben guardare, volge ad un intuitivo ottimismo attraverso il germogliare del verde circostante. Nell’opera “Faro Whaleback” ho netto il pensiero che Salvo Distefano voglia comunicarci il desiderio che è dentro in ognuno di noi di evasione, di libertà, tanta serenità e pace con se stessi. Sono stato molto tempo ad osservarla e le mie sensazioni, comunque le valutassi attentamente, hanno generato tale sintesi. Sicuramente artista leggibile, mai semplice e spesso profondo nell’interpretazione umana che lo coinvolge, lo affascina e lo rende plasmabile fino allo stremo. Ed è in tale status che diventa uomo vissuto ma artista moderno, un unico assieme che unisce con saggezza ed efficacia le sue personali emozioni e vibrazioni più profonde riportandole all’attenzione di tutti coloro che si affacciano estasiati agli scorci più reconditi e selvaggi: ebbene, lui li ha catturati prima che l’opera umana li abbia trasformati senza però migliorarli… e li ha resi immortali!
Roma, 29 maggio 2017
Antonio Castellana per il dipinto Bellezze a Vendicari
Quella di Salvo Distefano è una pittura accattivante seducente avulsa da ogni riferimento accademico. L’opera rappresenta un mondo iconico con bellezze da ammirare e da apprezzare. Da una periferia culturale che ha assorbito e trattiene la lezione della storia, la pittura dell’ artista si affaccia a proporne una interpretazione singolare concepita in felice connubio tra arte antica e arte moderna. Nei dati di origine non mancano spunti per una motivazione, anzi si ritrovano in abbondanza.
Salvo Di Stefano, con l’opera “Viva la Vida” omaggia la grande artista Frida Kahlo. L’artista dimostra di aver assimilato la lezione della tradizione, facendone propri i mezzi con cui rielabora una visione personale della realtà arricchita con echi onirici. Una creazione pulsante che si sviluppa sotto gli occhi dell’osservatore, dove il colore come protagonista si compone con suggestione, con la compostezza di un equilibrio che conforma anche le molteplici valenze interiori della fantasia dell’autore.